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13/03/16

Da non buttare assolutamente!

SPAZZOLINI PER MASCARA
Vi ho segnalato spesso su questa guida idee per riciclare oggetti di vario genere, altrimenti destinati alla spazzatura, trasformandoli in abbellimenti per i nostri lavori di papercrafting. Ci sono cose però che non si riesce a figurarsi decorative nemmeno con uno grande sforzo d'immaginazione...

Eppure anch'esse possono rivelarsi utili per le nostre attività creative e si sono guadagnate un posto nella sezione appena inaugurata delle cose da non buttare assolutamente...
Se siete curiosi di sapere com'è nata una simile denominazione, fate un salto sulla Guida alla Decomalia, in caso contrario restate qui per scoprire cos'è che non voglio farvi buttare! ;-)

Oggi si tratta degli spazzolini per mascara, quelli che usiamo solitamente per colorarci e inamidarci le ciglia:



La loro forma può variare leggermente da una marca all'altra ma sono quasi tutti costituiti da un ciuffetto di setole applicate ad un'asticciola in materiale plastico e l'impugnatura dello spazzolino fa anche da tappo di chiusura alla confezione...ma è inutile dilungarsi: tutti sanno com'è fatto un tubetto di mascara!



Invece non tutti sanno che, finito il cosmetico, gli spazzolini possono essere riutilizzati in svariati modi, previa un'accurata pulizia che spesso ci riserva delle sorprese...Lo immaginavate, ad esempio, che gli spazzolini non sono tutti neri? Io l'ho scoperto lavandoli! ;-)



Una delle attività per la quale li possiamo riciclare è quella della pulizia dei timbri, ve ne avevo infatti già parlato in un precedente articolo, dove vi consigliavo di usarli come scovolini improvvisati per rimuovere i residui d'inchiostro dai timbri delicati, come i clear stamps, oppure dai timbri ricchi di dettagli dove il semplice panno-carta imbevuto di pulitore non arriva.



Ma non dimentichiamo che, essendo costituiti da setole, gli spazzolini del mascara possono essere considerati come originali pennelli...ecco ad esempio degli sfondi realizzati strofinando sul cartoncino colorato lo spazzolino intinto negli inchiostri colorati Dylusion Inks Spray:




Chi si diletta con le tecniche mixed media potrà anche impiegare lo spazzolino per ottenere effetti insoliti con il gesso liquido:



Se poi vi piace fabbricarvi da soli abbellimenti con le paste modellabili, tenete presente lo spazzolino per la creazione di textures: in questo post lo vediamo all'opera sulle miniature alimentari ma naturalmente l'effetto può essere sfruttato su altri tipi di decorazione. ;-)



Bastano questi suggerimenti per convincervi dell'opportunità di conservare gli spazzolini del mascara? Se ve ne servono altri non dovete che pensare a tutte le operazioni per le quali usate di solito un pennello...poi provate a sostituirlo con questo attrezzo di riciclo: vedrete quanti imprevedibili e piacevoli risultati!

Una donna che si trucchi regolarmente (ma pare che anche i signori uomini non ne disdegnino l'uso) quante confezioni di mascara riesce a consumare in un anno? E quando il prodotto è finito le butta via.... 0_0
Non occorre che vi ricordi una delle regole fondamentali del riciclo: se qualcuno vicino a te commette uno spreco...digli di smettere! ;-)



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25/09/16

Da non buttare assolutamente!

AGENDE E CALENDARI SPIRALATI
Chi lavora in un ufficio sa quant'è facile che si accumulino in qualche scaffale calendari e planners omaggiati verso la fine dell'anno dai fornitori: se ne sceglie qualcuno da usare, tra quelli che meglio rispondono alle nostre esigenze, e si accantonano gli altri pensando che torneranno utili magari più avanti...

Ma poi i mesi passano e ci si dimentica persino di averli, fino a che, al rientro dalle ferie estive, presi dai buoni propositi di un riordino generale e realizzando che sono ormai diventati inutili, si provvede a cestinarli per far posto ai calendari e alle agende del prossimo anno che a breve inizieranno ad arrivare...



Per di più molti negozi a dicembre regalano calendari ai clienti, le banche spesso elargiscono agende e c'è anche la possibilità che qualche parente ci regali un calendario come strenna natalizia...insomma anche in casa le occasioni di ritrovarsi con un esubero di questi materiali non mancano e, visto che non è possibile usarli tutti o riutilizzarli per l'anno successivo, finiscono quasi sempre nella spazzatura.
Eppure un modo di riciclarli, almeno in parte, c'è: possiamo infatti recuperare copertine e spirali per i nostri lavori!



Per aprire la spirale senza rovinarne la curvatura, basta far passare delicatamente un righello tra le maglie contrapposte ed allargare il passaggio quanto basta ad estrarre i fogli di carta:



Una volta liberata dalla carta, la spirale potrà essere riutilizzata nella nostra Bind-It-All, se poi, come in genere succede per le rilegature industriali, il passo della spirale (ovvero la distanza tra un aggancio e l'altro) fosse troppo corto, basterà afferrarla alle due estremità e tirarla verso lati opposti fino a raggiungere l'allungamento necessario:



Anche le copertine, di solito costituite da cartone molto robusto, possono essere recuperate: quelle delle agende, di uguali dimensioni sia sul fronte che sul retro, possono diventare le copertine di un mini album di scrapbooking o di un art journal mentre quelle dei planners da tavolo, di larghezza differente davanti e dietro, possono essere tagliate a misura e servire da rinforzo in qualche lavoro...oppure si smontano e si rimontano accoppiandole per formato, ottenendo potenzialmente due nuovi album:



E non serve nemmeno che i planners di partenza siano dello stesso colore...tanto ci penseremo noi a decorarli e del loro aspetto primitivo si perderà il ricordo! ;-)



Un trattamento particolare meritano quei calendari da tavolo a sezione triangolare che si aprono a cavalletto:



Di essi sono recuperabili ovviamente la spirale e il cartoncino di supporto ma potremmo anche evitare di smontarli, sfruttandoli per realizzare un easel mini album tipo questo:



Il mini album illustrato nel video, trattandosi del progetto di un corso, era stato costruito con carte e cartoncino partendo da zero ma, passando una mano di gesso acrilico sulle pagine di un calendario già pronto, per nasconderne le scritte, e poi decorandolo...otterremo un analogo risultato con minor impegno! ;-)


Ecco fatto, credo che non ci sia altro da aggiungere...
E invece sì: mi stavo dimenticando delle pagine interne che, se provengono da calendari e agende rimasti intonsi, possono essere anch'essi riutilizzati!
Sarebbe proprio uno spreco buttare della carta pulita...tagliandola in fogli più piccoli ne potremo infatti ricavare memo per gli appunti:



Senza contare che le pagine di calendario possono tornarci utili anche per sottolineare le date di particolari eventi nei layouts di scrap booking o in un art journal:



Ecco, adesso ho proprio finito, spero di avervi dato delle buone ragioni da addurre a famigliari e colleghi quando gli inibirete l'accesso al cestino dei rifiuti al grido di non buttarlo assolutamente! :-)



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26/06/16

Da non buttare assolutamente!

CARTONE DA IMBALLAGGIO
Non si tratta propriamente di un materiale per uso domestico, eppure a tutti può capitare di avere in casa occasionalmente del cartone da imballaggio, anche grazie agli acquisti fatti su Internet che, vuoi per comodità, vuoi per mancanza di tempo, sono ormai diventati molto comuni...
E delle scatole con cui vi arriva la merce cosa ne fate?

La risposta dovreste già conoscerla...
Bravi, certo: si riciclano creativamente!
Si tratta solo di trovare il modo...ma di questo non vi dovete preoccupare, altrimenti io cosa starei qui a fare?! ;-)

Oltretutto sono particolarmente ferrata in materia perchè detesto fare acquisti nei grossi centri commerciali (il motivo ve lo spiego nella Guida alla Decomalia) e, preferendo la vetrine virtuali che mi fanno arrivare la merce direttamente a casa, di scatole da imballaggio ne accumulo parecchie! ;-)



Il cartone da imballaggio è una varietà di cartone ondulato, ed è appunto costituito da uno o più strati di cartone ondulato alternati a strati di carta craft:



Poichè quanto più alto è il numero degli strati, tanto più resistente ne risulterà l'imballo, per distinguere i vari tipi di scatola si fa riferimento proprio al numero di livelli in cartone ondulato con cui sono prodotte: si parla così di scatole a onda singola, a doppia onda a tripla onda...



Questa, ad esempio, è una scatola di cartone a doppia onda:



Per i nostri scopi possono tornare utili tutti i tipi di cartone da imballaggio, decidendo di volta in volta qual'è il più indicato: dovendo ad esempio rinforzare la copertina di un album impiegheremo la doppia o tripla onda rivestendola di carta da scrapbooking:



Ma il cartone da imballaggio ci può servire anche in tutte le occasioni in cui ci occorre creare un effetto tridimensionale...ditemi se non vi è mai capitato di dover completare una card dell'ultimo minuto (come sono in genere quelle che faccio io!) ed accorgervi che avete finito gli spessorini adesivi...
Se siete fortunati (o più organizzati) potrete ripiegare sul biadesivo spessorato a nastro, altrimenti basterà qualche pezzetto di cartone fissato con colla roller...e nessuno si accorgerà della differenza! ;-)



Se amate le tecniche mixed media il cartone da imballaggio vi aiuterà a risparmiare sull'acquisto delle tele: provate ad applicare sul cartone della comune garza (sì, proprio quella delle bende!) con qualche pennellata di gesso acrilico...



Otterrete un risultato molto simile alla tramatura della tela da pittore, come mostra il particolare ingrandito (nell'immagine precedente è quello nel rettangolino nero):



Quelli appena segnalati sono impieghi in cui il cartone da imballaggio resta nascosto ma esso può anche essere lasciato a vista ed usato a scopo decorativo!
In questo caso è meglio privilegiare il cartone ad onda singola privandolo di uno degli strati superficiali di carta, in modo da scoprire l'ondulazione sottostante:



Non male, vero? Originale e gradevolmente rustico!
Per staccare facilmente lo strato di carta, io di solito parto da un angolo e tiro la carta arrotolandola man mano su sè stessa...ma se conoscete un metodo migliore, fatemelo sapere! ;-)



Con il cartone così ottenuto potremo realizzare piccole tags dall'aspetto grezzo, adatte a rifinire progetti al maschile:



Ma anche decorazioni romantiche dedicate all'utenza femminile:



Oppure un intero Tags Album in stile retrò-grunge:



O anche un Travel Journal come quello creato per l'ultimo corso che ho tenuto presso Think Pastel:



E, se volessimo proprio esagerare, ci potremmo cimentare in una scultura per parete come quella qui sotto, facile da realizzare ma molto scenografica:



In conclusione direi che il cartone da imballaggio, materiale decisamente povero, proprio in quanto tale, ci offre maggiori possibilità d'interpretazione di altri prodotti più pregiati creati apposta per il papercrafting...Sta a noi quindi dare libero sfogo alla fantasia perchè ci suggerisca come impiegarlo! ;-)


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29/04/12

I gessi colorati

Scomparsi dalle aule di studio, soppiantati da sistemi più moderni di scrittura e comunicazione, i gessi colorati non sono spariti: hanno cambiato forma e consistenza e sono ricomparsi alla grande sui tavoli degli appassionati di scrapbooking e cardmaking.

Tutti conosciamo i gessetti che, principalmente bianchi e saltuariamente colorati, hanno accompagnato le giornate di apprendimento di varie generazioni di scolari: erano bastoncini a sezione quadrangolare, rimasti immutati negli anni accomunando -fattore insolito!- padri e figli nell'identica quotidianità.
Forse qualcuno fra noi ha anche provato ad usarli sulla carta...e avrà scoperto che non vi fanno presa: basta soffiarci sopra e il tratto del gesso sparisce, lasciando solo un debole alone.

Oggi però esistono gessi colorati creati appositamente per la carta, alla quale aderiscono ottimamente, e le nostre possibilità d'espressione si sono ampliate.
Nell'aspetto non somigliano per niente ai loro antenati di scolastica reminescenza, infatti sono confezionati in cialde e si applicano per mezzo di batuffoli o spugnette:



Ad una prima osservazione alcuni gessi possono addirittura essere scambiati per ombretti in polvere, sia per come sono presentati nella scatola sia per gli applicatori di cui sono dotati, molto simili a quelli cosmetici:



Ma non lasciatevi trarre in inganno perchè la composizione chimica dei due prodotti è molto diversa e, soprattutto, non cedete alla tentazione di usarli in alternativa l'uno all'altro! Credo che a nessuna di noi (il femminile potrebbe essere scontato) verrebbe in mente di mettersi sulla pelle dei colori per belle arti ma fare l'inverso, usare gli ombretti sulla carta, è un'evenienza abbastanza comune perchè quasi sempre nella trousse c'è un colore che non ci è gradito o che non ci sta bene e ci dispiace lasciarlo inutilizzato.
Se anche voi l'avete fatto, se avete provato a colorare la carta con gli ombretti vi sarete probabilmente già accorte di un grosso inconveniente: poichè essi contengono -giustamente!- sostanze idratanti ed oleose, che vengono assorbite dalla carta così come dalla pelle, dopo qualche tempo sul contorno delle zone colorate appare e tende ad estendersi un antiestetico alone di unto...come se avessimo realizzato il progetto mentre eravamo intente a sgranocchiare patatine fritte sgocciolanti d'olio! Se proprio vi piange il cuore a buttare gli ombretti avanzati esistono altri sistemi per riciclarli sulla carta...e li vedremo in un prossimo articolo! ;-)

Ma torniamo ai gessi colorati per il papercraft e vediamo soprattutto come impiegarli: tenendo presente che hanno un effetto poco coprente potremo usarli per una colorazione delicata, che può essere di aiuto nei progetti di stamping su carta già colorata, come in questo esempio:



Un altro impiego frequente dei gessi è quello che serve a far risaltare meglio i bordi di un elemento del progetto, osservate ad esempio come l'aggiunta di gessetto giallo mette in maggior evidenza il contorno embossato di questa sagoma fustellata:



Sarà capitato anche a voi di eseguire delle stampe con un timbro, colorarle e poi ritagliarle per applicarle su uno sfondo. Se il timbro ha contorni netti e ben delineati non ci sono problemi ma se invece dobbiamo ritagliare una sagoma irregolare e frastagliata, com'è quella del timbro qui sotto (gli aculei del piccolo riccio), diventa praticamente impossibile eseguire un taglio perfetto del contorno sul quale continueranno ad intravedersi spazi non colorati. Anche in questo caso basta una passata di gessetto ai bordi per risolvere il problema:



Non dimentichiamo poi di citare la possibilità di colorare direttamente con i gessi le stampate ottenute con i tamponi per embossing (Versamark o Embosser). State a vedere:



Magari potremo utilizzare un timbro con un soggetto un po' più gradevole di un carciofo! :-)

E per finire eccovi un'altra idea per ottenere con i gessi uno sfondo geometrico dai toni sfumati:



Come l'ho realizzato? E' stato facilissimo e divertente, bastano una scatola di gessi, qualche spugnetta, una gomma...e naturalmente le spiegazioni illustrate in questo video-tutorial:



L'autrice del tutorial sfrutta il righello di una taglierina per realizzare le linee ma si ottengono gli stessi risultati con un righello comune e, se si privilegia la velocità, si possono eseguire le linee anche a mano libera, risulteranno irregolari ma comunque gradevoli.
Cambiando poi i colori, spaziando diversamente i passaggi con la gomma o utilizzando gomme di spessore o qualità differente (siste anche una speciale gomma per gessetti) si possono ottenere un'infinità di sfondi diversi...assolutamente da provare!



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