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25/10/15

...Dove eravamo rimasti?

NUOVE IDEE CON I PERFECT PEARLS
Qualche settimana fa, subito dopo l'Hobby Show Milano d'Autunno, mi ero ripromessa di dedicare ancora spazio ai Perfect Pearls, i versatili colori in polvere di Ranger più volte menzionati su queste pagine, a seguito del rinnovato interesse rilevato in fiera, dove in molti mi hanno chiesto consigli sull'uso e sulle potenzialità d'impiego.

Poi però si era presentata l'occasione di affrontare un altro argomento e i Perfect Pearls erano stati momentaneamente accantonati...E' giunto il momento di riprendere il discorso....ve lo avevo promesso e ogni promessa è debito! ;-)



Senza starvi ad elencare i numerosi articoli già dedicati in precedenza ai Perfect Pearls, vi dico che, come spesso è successo in passato, ancora una volta mi è venuta in aiuto Jennifer McGuire, che evidentemente condivide con me la passione per queste affascinanti polverine...cercando infatti nuove idee al riguardo, incontro quasi sempre un suo video tutorial!
In quello che vi propongo oggi Jennifer ci spiega come ottenere, in maniera davvero molto elementare, interessanti sfondi ad effetto metallico texturizzato, utilizzando i Perfect Pearls insieme ai tamponi Distress:



Come avete visto, distribuendo la polvere Perfect Pearls su tutta la superficie colorata con i Distress, si ottiene in pratica un effetto metallico uniforme, enfatizzato poi dalla successiva embossatura.

Se vi è già capitato di dover incollare abbellimenti di carta molto sottili e fragili, probabilmente vi avrà stupito la facilità con cui Jennifer applica le sottili scritte fustellate...Questa volta però non è merito suo ma dei fogli biadesivi Stick It specifici per l'incollaggio delle die-cuts, che vanno fatti aderire alla carta prima della fustellatura.
Per le die-cuts acquistate già pronte potrete invece continuare ad usare la colla Glue N' Seal o un medium analogo steso col pennello.


Per restare in tema d'imitazione del metallo con i Perfect Pearls, vi ricordo il video tutorial di Think Pastel TV, dove Stella spiegava come realizzare piastrine decorative con le polveri iridescenti di Ranger applicate alle paste polimeriche:



Anche chi non si sente particolarmente abile nella modellazione, non potrà negare che questi graziosi charms sono molto facili da realizzare, permettendo a tutti di ottenere decorazioni insolite e personalizzate per i propri layouts e per le proprie cards! ;-)

Ma i Perfect Pearls hanno un'altra caratteristica che ne aumenta le potenzialità creative: essendo idrosolubili possono essere mescolati a tutti i tipi di coloranti liquidi a base acquosa, trasformandoli in colori perlati e iridescenti:



Con questo sistema potremo continuare ad utilizzare i nostri inchiostri spray o i refills o altri tipi di colori liquidi che abbiamo già in casa aggiungendo alla tinta preferita un tocco di raffinatezza in più!

Volete un'altra idea sfiziosa? Eccola: applicare i Perfect Pearls su acetato, sfruttando la trasparenza cristallina di questo materiale per aumentare l'effetto luminoso delle polveri iridescenti!
Il problema è però come farle aderire su una simile superficie liscia....
Ho trovato la soluzione in questo vecchissimo video (ve lo dico sempre che non bisogna buttare via niente...nemmeno i vecchi links!) ;-)



La qualità delle immagini lascia un po' a desiderare e forse non vi è apparso subito chiaro che l'ideona è quella di utilizzare un foglio di acetato adesivizzato con la plastificatrice a freddo...Geniale, vero?!
E se non avete la Creative Station potrete sempre ripiegare sui fogli di acetato adesivo ad uso scolastico, venduti in cartoleria in molti colori diversi. ;-)
La trovata in più è poi quella di sbalzare l'acetato con una taschina da embossing prima di togliere la pellicola che protegge l'adesivo.

Bene, direi che per oggi un po' di ispirazioni per utilizzare le nostre polveri Perfect Pearls le abbiamo trovate...
Quindi, come si usa dire in tivù, alla prossima! :-)



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07/07/13

Perlato è meglio!

Luminose ed iridescenti cambiano colore a seconda di come si orienta la luce: sono le decorazioni e le stampate ottenute con le polveri perlate, colori impalpabili ed eterei che si fissano sulla carta e su altre superfici grazie a speciali medium o anche solo con l'aiuto dell'acqua.

Le più famose di queste polverine pigmentate sono senza dubbio le Perfect Pearls di Ranger (sarà perchè le usa anche il mitico Tim Holtz?!) delle quali vi ho già parlato in un precedente articolo ma poichè le loro possibilità di applicazione sono molteplici e...va bene, lo ammetto, anche perchè a me personalmente piacciono molto e le metterei ovunque, ogni volta che trovo in Rete una nuova idea per il loro impiego non posso resistere alla tentazione di segnalarvela!
Nel video che vi propongo oggi vi sono molti suggerimenti utili sull'uso dei Perfect Pearls, guardiamolo insieme:



Una prima cosa da notare e che sottolineo sempre anche durante i miei corsi è che per stampare la timbrata sulla carta è possibile impiegare, oltre allo specifico Perfect Medium, il VersaMark o anche il tampone da embossing ed è un bel vantaggio se pensate che le polveri sono inalterabili nel tempo mentre il medium, come tutti i tamponi per timbri, tende ad asciugarsi...se non si è stati abbastanza previdenti da dotarsi dell'apposito refill si potrà avere comunque una soluzione alternativa e superare l'impasse.



Un'altro suggerimento pratico molto utile -ma come ho fatto a sopravvivere sin qui senza conoscerlo?!- ;-) è quello di utilizzare un piumino per la polvere al posto del pennello per rimuovere l'eccesso di Perfect Pearls dopo la stesura: una sola passata ci risparmierà innumerevoli movimenti di polso: geniale! ;-)



Altro impiego già noto, che nel video rende al meglio nella seconda card, è quello di utilizzare polveri diverse sulla stessa timbrata, in modo da ottenere sfumature di colore o dare più profondità al decoro. E' un metodo che si presta benissimo a valorizzare timbri geometrici e prettamente ornamentali come questo che altrimenti avrebbero un aspetto un po' piatto.

Un'altra tecnica molto interessante, che abbiamo vista applicata sulla terza card, è quella cosiddetta del pull off: sullo sfondo realizzato con i Perfect Pearls viene pressato il timbro tamponato con il VersaMark così che il decoro si realizza a causa dell'asportazione del colore.

Per finire vorrei solo aggiungere un commento al fatto che tutte le card illustrate nel video hanno il fondo scuro, cosa che potrebbe portare all'errata conclusione che le polveri perlate si possano usare solo su sfondi scuri. In realtà potremo usarle su qualsiasi colore di sfondo ed è un valore aggiunto che esse possano risaltare al meglio anche su colori che metterebbero a dura prova buona parte degli altri media!

In conclusione dunque, se mai ce ne fosse stato bisogno,questo video conforta la mia convinzione sulle potenzialità e versatilità dei Perfec Pearls e mi auguro di avervi contagiato al punto da indurvi a sperimentarli anche voi... ;-)
L'unico dubbio che mi rimane è quello legato ad una questione squisitamente formale, ovvero se considerarli di genere maschile o femminile...mi spiego meglio: quando penso a loro come dei colori li chiamo i Perfect Pearls ma poi mi sovviene che sono polveri e quindi dico le Perfect Pearls....voi cosa ne pensate?
Sono versatili, risplendono di luce propria, la loro presenza rende migliore qualsiasi progetto...ma sì non c'è dubbio: sono femmine! ;-))



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11/10/15

Impara l'arte...

EVITARE GLI ERRORI
Prendendo spunto da un vecchio video tutorial, ripescato nel mio archivio alla voce Perfect Pearls, ho pensato oggi di proporvi qualcosa di diverso: invece di progetti da cui imparare l'arte (e metterla da parte) ne ho scelto uno che si presta ad imparare il metodo (e a metterlo subito in pratica) per riconoscere ed evitare alcuni errori comuni, che penalizzano soprattutto chi ha ancora poca esperienza nel crafting.

Tutto è partito dall'intenzione di presentarvi nuove idee d'applicazione dei Perfect Pearls perchè mi sono accorta durante l'ultimo Hobby Show che l'interesse per le magiche polverine iridescenti di Ranger, anzichè affievolirsi nel tempo, è cresciuto a dismisura e in molti mi avete chiesto consigli su come sfruttarli appieno.



Ho quindi cercato nel computer i links che avevo raccolto sull'argomento ed è saltato fuori anche questo video che mostra la realizzazione di una card semplice ma graziosa, i cui punti di forza sono, oltre all'effetto luminoso dovuto ai Perfect Pearls, l'eleganza del bianco-su-bianco del medglione centrale, ottenuto con una Framelits, che si stacca dallo sfondo grazie all'embossatura, e l'aggiunta del nastrino pastello, infilato negli archetti del bordo scallop:



Nel video però ci sono anche alcuni passaggi non proprio perfetti e procedimenti che si sarebbero prestati a soluzioni migliori...li avete notati anche voi?
Consideriamoli insieme... ;-)

Quando si effettua una timbrata la carta deve essere posta su un piano di lavoro liscio e pianeggiante, facendo attenzione che sotto il foglio non s'infilino ritagli di carta o altri materiali che possano creare gobbe o dislivelli in grado di compromettere la stampa del timbro...cosa che sarebbe potuta accadere nel video tutorial a causa del nastrino già parzialmente inserito ai bordi.



Un altro errore comune che spesso commettono i principianti è quello di voler strafare: se già si utilizzano i Perfect Pearls è meglio evitare l'abbinamento, come appunto avviene nel video, con carta perlata e arabescata che, invece di esaltare l'effetto iridescente delle polveri rischia invece di affievolirlo!



Visto che in commercio esistono molteplici tipi di bellissime gemme e mezze perle adesive evitate di utilizzare abbellimenti da incollare, come invece avviene nel video, e, se proprio non ne potete fare a meno, usate colle specifiche dotate di un erogatore a punta fine, come ad esempio la Glossy Accents, o di un pennello, come la Glue N' Seal...ed abbiate l'accortezza di scegliere confezioni di piccolo formato per non rischiare che la colla evapori col tempo, diventando problematica da applicare



Vi piace aggiungere un tocco di colore sfumato sui bordi delle card o sulla carta embossata? Ottimo, ma ricordatevi che è meglio utilizzare tamponi per timbri adatti allo scopo, come i Distres Ink che sono idrosolubili e facilmente sfumabili, al contrario degli inchiostri a pigmento che tendono a raggrumarsi.
Inoltre le spugnette vanno azionate con movimento leggero e rotatorio per evitare la formazione di macchie...e soprattutto realizzate le sfumature quando i vari elementi della card non sono ancora stati assemblati fra loro, altrimenti finirete con l'ottenere un risultato a macchie, disomogeneo e disordinato, come si vede nel particolare qui sotto:



In conclusione: anche dagli errori altrui si può imparare qualcosa e a volte bastano davvero poche attenzioni in più per migliorare la resa del proprio lavoro!
Naturalmente confido nel fatto che non essendo l'autrice del video di lingua italiana, difficilmente le capiterà di leggere queste righe...e voi tutti, mi raccomando: acqua in bocca! ;-)

...E i Perfect Pearls? Si è fatto tardi, ne parleremo in una prossima occasione! ;-)



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04/11/12

Polveri di stelle

Brillanti, iridescenti, perlate, cangianti...le polveri pigmentate arricchiscono qualunque progetto di papercraft, conferendogli luminosità e raffinatezza. Ma attenzione: chi le prova una volta non riesce più a farne a meno e il rischio è quello di diventarne irrimediabilmente dipendenti!

Eh sì, perchè la loro versatilità e le loro possibilità d'impiego sono tali e tante che si finisce per ricorrervi sempre più spesso, del resto si prestano all'utilizzo in svariate occasioni: non ci sono layout o cards che non possano essere rifiniti e migliorati da un pizzico di queste impalpabili polveri di stelle....ne dubitate? Allora guardate i video che vi propongo oggi, dove Jennifer McGuire ci illustra alcuni progetti realizzati con le Perfect Pearls, le polveri pigmentate per antonomasia di Ranger Ink!

Nel primo video Jennifer ci mostra l'uso a secco delle polveri e ci propone un suggerimento per non sprecare neppure un grammo di prodotto, riutilizzando le polveri finite sul piano di lavoro per creare background:



In quest'altro video invece Jennifer ci illustra le possibilità d'impiego delle Perfect Pearls miscelate con acqua, sia per dipingere che per realizzare sfondi irridescenti ed imprevedibili:



Nell'ultimo video vediamo infine una serie di idee per realizzare con le Perfect Pearls un'intera pagina di scrapbooking:



Le polveri Perfect Pearls sono vendute in confezioni da 4 barattoli, complete di medium e di un paio di pennelli a setole morbide per applicare il prodotto e sono disponibili in 8 combinazioni di colore differenti, così che c'è solo l'imbarazzo della scelta!



L'industria del papercraft continua a proporci, quasi giornalmente, nuovi prodotti: alcuni sono molto utili e ci facilitano il lavoro, altri sono meno utili se non addirittura superflui e spesso, dopo averli sperimentati occasionlmente, li dimentichiamo in un cassetto senza sentirne la mancanza.
Le polveri pigmentate dovrebbero teoricamente far parte della categoria dei prodotti superflui, potremmo continuare sulla via del papercraft senza nemmeno conoscerle...però ci priveremmo sicuramente di una considerevole fonte di gratificazione creativa!
Io direi che vale davvero la pena di provarle...ne sono così convinta che sono disposta a dimostrarvelo di persona: venite a trovarmi dal 9 all'11 Novembre all'Hobby Show di Milano, presso lo stand di Think Pastel (Padiglione 12 Stand G42) e vi convincerete delle potenzialità del prodotto: se riesce a farlo rendere una inguaribile decomaliaca pasticciona come la sottoscritta, pensate a come potrete utilizzarlo voi! ;-)



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19/10/14

Acqua brillante?

Ancor meglio: perlata e sberluccicosa! Ed è quella che si ottiene mescolando la comune acqua di rubinetto con le polveri pigmentate iridescenti per ricavare effetti cangianti ed insoliti adattissimi ai progetti da preparare per le prossime ricorrenze di Natale e fine anno.

Che io abbia un debole per i Perfect Pearls, i colori in polvere iridescenti di Ranger Ink, è cosa risaputa: li metterei ovunque perchè trovo che qualsiasi progetto abbia di che guadagnare con l'aggiunta della rivitalizzante luminosità che gli possono fornire le magiche polverine ;-)



Ma anche chi solitamente non si sente attratto da questi brillocchi in polvere deve assolutamente lasciarsi contagiare almeno in occasione della ricorrenza più scintillante dell'anno...ecco allora che vi propongo oggi un duo di cards natalizie realizzate dalla famosissima crafter Jennifer McGuire, nelle quali viene ampiamente utilizzata la tecnica di mixaggio delle polveri pigmentate con l'acqua:



Purtroppo le foto non rendono quasi mai giustizia ai Perfect Pearls...vogliamo provare con il video? Eccolo:



Come abbiamo visto, l'acqua spruzzata con un piccolo nebulizzatore Mini Mister ha lo scopo di far "rinvenire" il colore dei Distress Inks simulando la pittura ad acquerello, in più, grazie all'aggiunta di Perfect Pearls si ottiene un effetto perlato che cambia di tonalità a seconda della tinta di base, così che il risultato appare ricco di sfumature, come se si fosse utilizzata una intera tavolozza invece che solo un paio di gradazioni per colore!

Ci sono poi molte altre tecniche interessanti da notare in questi lavori di Jennifer McGuire, come ad esempio la tecnica resist, qui realizzata con la polvere da embossing bianca che, proteggendo la carta le impedisce di essere colorata, così che il contorno dell'immagine resta immacolato anche dopo il passaggio con i Distress Inks.



A proposito di Distress Inks: nel video li vediamo all'opera nel nuovo formato mignon che ha suscitato non poche perplessità fra gli addetti ai lavori: il formato ridotto sembrerebbe più pratico ma non dimentichiamo che quello dei Distress è un tipo d'inchiostro da usare in abbondanza e il tampone grande ne ottimizza la resa.
Inoltre Ranger ha avuto la cattiva pensata di commercializzare il prodotto in set di 4 tinte predefinite: è una trovata che piacerà ai neofiti, che in tal modo potranno disporre di un "assaggio" di più colori ad un prezzo contenuto, ma chi già possiede un certo numero di tamponi rischia di ritrovarsi con dei doppioni! Insomma il nuovo packaging dei Distress per ora non convince...

Altra tecnica di sicuro effetto è lo stamping tridimensionale ottenuto sovrapponendo ritagli della stessa timbrata in più strati, separati fra loro da biadesivo spessorato...scenografico, vero?! Ho scoperto poi che anche Jennifer McGuire usa le stesse mie forbici a molla:



Hanno lame di precisione e il taglio è facilitato dalla molleggiatura: per le articolazioni rizoartrosiche delle mie mani da vecchietta sono una vera manna...vietato ridere dei miei acciacchi, piuttosto provatele e sappiatemi dire! ;-)

Infine prendiamo nota del trucchetto che Jennifer c'insegna nella fase di rifinitura: ci sarà sicuramente già capitato di aver bisogno di perle adesive di un colore particolare che probabilmente non si trova in commercio...che problema c'è? Ora sappiamo che basta tingere le perle bianche con i pennarelli ad alcool per poter disporre di tutte le tonalità desiderate, con l'unica limitazione che esista un pennarello di quel colore...degli Spectrum Noir sono prodotte "solo" 168 gradazioni di sfumatura ...ci basteranno?! ;-)



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14/12/14

Shaker cards natalizie

Avete presente le shaker cards? Sono quei biglietti di auguri "sonori" che, se vengono agitati, producono un gradevole rumore dovuto al cozzare fra loro di perline, lustrini, bottoni, glitters o altri simili oggettini racchiusi al loro interno. Hanno quindi un indubbio carattere festaiolo e quale occasione avremo mai migliore del Natale, la festa di tutte le feste, per realizzare questi classici del card making?!

Se già non li conoscete, vi rimando ad un precedente articolo della Guida, se invece non avete ancora avuto modo di sperimentarli, questa potrebbe essere l'occasione giusta, soprattutto grazie ai suggerimenti di una crafter di tutto rispetto come Jennifer McGuire, che ci propone tre esempi di shakers cards natalizie nel suo inconfondibile stile:



Jennifer ama molto gli sfondi realizzati con i tamponi Distress, sfumati sulla carta con gli appositi blending tools e li impreziosisce spesso, come in questo caso, con i Perfect Pearls diluiti e sgocciolati direttamente dal pennello.
Ecco il video che vi illustra tutti i passaggi per realizzare le sue shakers cards:



Ottima l'idea di utilizzare come finestra della card il vuoto lasciato da una sagoma fustellata...in questo modo si potranno recuperare anche quelle porzioni di carta che di solito, dopo aver eseguito il taglio con la Big Shot, si buttano via!
Se vi siete chiesti come fa Jennifer a posizionare esattamente le Framelits sul cartoncino senza che si spostino durante il movimento, il trucco c'è: basta utilizzare, al posto della piattaforma multifunzione del kit di base, la praticissima piattaforma magnetica di Sizzix che, fissando con effetto calamita le fustelle metalliche, permette di eseguire tagli di estrema precisione. ;-)



Inutile che vi dica quanto mi piacciono gli sfondi ottenuti con i Distress (sapete già che adoro questi inchiostri!) apprezzabili soprattutto perchè sfumando 2 o 3 colori fra loro, come fa Jennifer nel video, si ottengono gradienti imprevedibili, resi ancor più accativanti dalla luminosità dei Perfect Pearls (vi ho già detto che adoro anche questi?!).

Nel video viene impiegata la versione spray dei Perfect Pearls ma io trovo che sia più versatile la confezione in polvere perchè, all'occorrenza, può trasformarsi in uno spray se si mescola la polverina con acqua e la si spruzza con l'erogatore Mini Mister. Una passata con la pistola per embossing servirà poi ad asciugare l'eccesso di acqua e fissare l'effetto di sgocciolatura:



Un altro particolare da notare in queste cards è l'uso insolito della gomma crepla (che è bianca nel video) al posto del nastro biadesivo spessorato che s'impiega nella shaker card tradizionale: non è male come alternativa perchè, se è pur vero che la quantità di materiale utilizzato è maggiore, questo sistema consente di circoscrivere facilmente anche il contorno di finestre di forma irregolare, inoltre, arrivando la crepla a coprire anche i bordi esterni della card, risulta migliorata la visibilità laterale del biglietto d'auguri (per intenderci: non si vedono più gli spazi tra i pezzetti di nastro adesivo).

Ditemi, vi ho convinto a provare le tecniche che si vedono in questo video? Allora mettetevi all'opera perchè il Natale si avvicina! ;-)



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09/12/12

Una stella per Natale

Non è una card, non ha nessun utilizzo pratico, se non forse quello di essere utilizzato come decorazione natalizia, è semplicemente un piccolo oggetto reso prezioso dalla laboriosità della sua realizzazione, da regalare quindi solo alle persone che ci stanno davvero a cuore e che sappiano apprezzarne il valore.

Il progetto che vi propongo oggi non è particolarmente complicato da preparare ma richiede tempi abbastanza lunghi, soprattutto nella fase di stamping, così che suggerirei di destinarlo...solo a chi se lo merita! ;-)

Si tratta di un elaborato tridimensionale a forma di stella, ottenuto con la piegatura e il successivo incollaggio di 6 quadratini di carta precedentemente abbelliti con lo stamping.
Il tutorial è diviso in due parti, nella prima ci viene spiegato come decorare e piegare i quadratini di carta:



Nella seconda parte del tutorial è illustrata la preparazione dei quadratini di chiusura, impreziositi con i Perfect Pearls, e l'assemblaggio finale:



Come potete constatare, la struttura, che a prima vista sembrerebbe complicata, è in realtà abbastanza semplice da ottenere e il lavoro maggiore sta tutto nella lunga fase delle timbrate.
E' comunque possibile abbreviarla almeno in due modi: o utilizzando un timbro che non richieda un posizionamento simmetrico, oppure evitando lo stamping e adoperando una carta già decorata fronte/retro al posto della carta bianca...il risultato sarà meno ricercato ma sicuramente più rapido da ottenere!

Se invece amate i particolari raffinati, potrete sostituire il tampone per timbri colorato con il Versa Mark o il Perfect Medium e creare tutti i decori con i Perfect Pearls...sarà una vera chiccheria! ;-)



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20/10/13

Retrò-Grunge Mini Album

Da molti copiato ma da nessuno eguagliato: è il mitico Tim Holtz, il Creative Director di Ranger Ink che si è imposto nel mondo del papercraft grazie al suo imprinting stravagante ed innovativo caratterizzato da colorazioni sfumate, effetti di usuramento, particolari grunge accostati ad elementi Steampunk.

Anche se il suo stile è praticamente impossibile da emulare, possiamo tuttavia trarre ispirazione dalle sue opere ed applicare al nostro lavoro le varie tecniche che il Maestro, come viene scherzosamente chiamato dai suoi fans, ci ha insegnato nel corso degli anni.
Ed è appunto ciò che ho fatto io per realizzare il Retrò-Grunge Mini Album che sarà protagonista del prossimo corso di Think Pastel: si tratta di una struttura a più facciate ottenuta con semplice cartoncino da disegno, decorato ed impreziosito con l'uso dei tamponi Distress e delle polveri Perfect Pearls.

Il mini album si presenta esternamente decorato con un grosso fiore (il mio tocco femminile!) ed una borchia metallica per la chiusura (l'omaggio a Tim Holtz):




Ho fatto ampio uso delle colorazioni sfumate con i Distress abbinate alle maschere della collezione Idea-ology disegnata da Tim Holtz per Advantus:




Non mancano i particolari retrò...




...e gli elementi Steampunk:




Il tocco grunge è presente un po' ovunque:




Alcuni particolari sono ottenuti con l'ausilio della Big Shot e degli stencil:




E naturalmente la fanno da padrone le tecniche di stamping, anch'esse incentrate sull'uso dei Distress e dei Perfect Pearls:




Mi è molto piaciuto portare a termine questo progetto perchè, pur essendo basato su tecniche ben precise, lascia ampio spazio alla loro libera interpretazione e so già che alla fine del corso tutti i lavori prodotti saranno molto diversi l'uno dall'altro sebbene realizzati seguendo le stesse procedure. Insomma, sono certa che piacerà anche a voi cimentarvi con inchiostri e polveri iridescenti...l'importante è che non abbiate paura di sporcarvi le mani! ;-)



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15/02/15

Il trucco c'è...

..ma non si vede! E' quello che pensiamo ammirando la performance di un abile prestigiatore: lo sappiamo bene che le presunte opere di magia celano in realtà un ben congegnato artificio volto ad illudere i nostri occhi, lo sappiamo ma non lo vediamo! La stessa cosa si potrebbe dire dei mediums di cui vi ho parlato un paio di settimane fa: il medium c'è ma non si vede!

Dopo la pubblicazione dell'articolo, ho ricevuto richieste di chiarimenti da chi non riusciva ad individuare le implicazioni pratiche di questi mediums: mentre il gesso, in tutte le sue varianti, resta sempre ben visibile dopo l'applicazione, gli altri mediums sono trasparenti e non tutti arrivano ad apprezzarne i risultati, col rischio di non cogliere i vantaggi dell'impiegarli al posto di una comune colla!
Vediamo allora di capire con degli esempi pratici come sfruttare al meglio tutte le potenzialità di questi prodotti tutto-in-uno!



INCOLLAGGIO
Come già detto, tutti i mediums che vi ho precedentemente segnalato possono essere usati come adesivi di superficie per svariati materiali: nell'esempio qui sotto ho ritagliato le stelle da un foglio di carta regalo...dunque carta sottile e di bassa qualità. Ho spennellato il medium sul retro per ottenere l'effetto adesivo ed anche sul fronte per proteggere il ritaglio, infine ho incollato con lo stesso medium le gemme colorate:



Come potete notare nel particolare ingrandito, i vantaggi rispetto ad una qualsiasi altra colla sono molti: dopo l'asciugatura il medium è completamente invisibile e la carta è perfettamente tesa. Se invece avessi utilizzato una generica colla liquida essa probabilmente avrebbe arricciato la carta e, anche dopo l'asciugatura, avrebbe continuato ad essere visibile alterando l'aspetto del lavoro.

SIGILLATURA
Un'altra caratteristica comune ai tre mediums che vi ho indicato è l'effeto di impermeabilizzazione che si ottiene applicandoli sulla superficie della carta.
Osservate la tag nell'immagine sottostante:



Ho spatolato grossolanamente il medium sulla tag attraverso uno stencil, ho lasciato asciugare e successivamente ho applicato con un pennello l'inchiostro ottenuto allungando il tampone Distress Aged Mahogany con acqua. Come potete apprezzare nel particolare ingrandito, l'inchiostro, molto scuro nonostante la diluizione, è penetrato solo negli spazi coperti in precedenza dallo stencil, ovvero nelle aree non protette dal medium!
La sigillatura è quindi l'ideale quando si vogliano isolare alcune aree del lavoro da successive colorazioni, e la cosa può essere utile tanto per una pagina di art journal quanto per una card o per un layout di scrapbooking.

DILUIZIONE PITTURA ACRILICA
Sia il Multi Medium Matte che il Gel Medium possono essere utilizzati per allungare e schiarire i colori acrilici senza comprometterne la qualità ed eventualmente per contrastarne la brillantezza e conferire una finitura opalescente e sfumata al dipinto.
Osservate i due campioni qui sotto:



In quello di sinistra, dove il colore acrilico è stato pennellato puro, si notano i segni lasciati dalle setole del pennello ed il colore appare più intenso. Nel campione a destra invece, dove il colore è stato diluito con il medium, la tinta appare più chiara e più omogenea.

TRASFERIMENTO D'IMMAGINE
Un'applicazione poco conosciuta di Multi Medium Matte e Gel Medium è la facoltà di trasferire immagini fotocopiate su supporti rigidi come tela, lamina metallica e legno. Vi piacerebbe riportare su un quadro la fotografia dei vostri figli? Fatene una fotocopia e osservate nel video come procedere:



Non preoccupatevi se il medium utilizzato nel video si chiama in un altro modo: Ranger ha commercializzato negli ultimi anni prodotti molto simili fra loro etichettandoli di volta in volta col nome dell'artista di spicco in quel momento...in realtà l'effetto finale non cambia. Ecco infatti un'esempio che ho realizzato con il Multi Medium Matte su lamina metallica:



Un suggerimento pratico: se l'immagine da trasferire copre l'intera area del supporto è su quest'ultimo che stenderete il medium, come indicato nel video. Se però l'immagine è di dimensioni inferiori, vi conviene pennellare il medium direttamente sul fronte dell'immagine...inutile sprecarlo! E ricordatevi che la fotografia viene trasferita in modo speculare, fattore da tener presente se contiene delle scritte. ;-)

FISSAGGIO DI POLVERI
Sia le polveri per embossing a caldo che le polveri Perfect Pearls dispongono di appositi prodotti per essere fissate in maniera precisa ed ottimale, tuttavia sapere che anche i mediums multifunzione sono in grado di catturarle e trattenerle ci apre nuove possibilità di sperimentazione sulle nostre pagine di art journal! ;-). Ho ottenuto le due tags sottostanti spatolando il medium attraverso degli stencils e versandovi sopra rispettivamente polvere Perfect Pearls (tag a sinistra) e polvere da embossing (tag a destra):



In entrambi i casi ho asciugato le tags con l'heat gun, l'apposito utensile ad aria calda e, come potete osservare nei dettagli ingranditi, il risultato ottenuto è piuttosto grezzo...cosa che forse mal si addice alle cards più raffinate ma che non è spiacevole se realizzato su un progetto in stile grunge.

CREAZIONE DI BIGIOTTERIA
Anche se è un argomento che esula dalle attività di un papercrafter, val la pena di sottolineare il grande potere adesivo e sigillante del Glue N'Seal che gli permette di fissare anche elementi tridimensionali di un certo peso, come mezze perle o gemme, sulle piastrine metalliche per bigiotteria.



Una qualità che potremo comunque sfruttare anche noi per incollare su carta decorazioni voluminose, tenendo presente che il risultato migliore si ottiene con gli abbellimenti a fondo liscio (ad esempio i bellissimi fiori in resina) perchè se l'oggetto è sagomato anche sul retro (un bottone, ad esempio) è preferibile usare una colla ad alto riempimento come la Glossy Accents.

Bene, ora che ho elencato alcuni degli utilizzi (ma non ancora tutti!) dei mediums multifunzione spero risulti più comprensibile il mio entusiasmo nei loro confronti! ;-) Sono davvero prodotti polivalenti, indicati per affrontare con successo molte attività creative e meritevoli di occupare un posto di riguardo nel nostro corredo di papercrafters.



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05/10/14

Positivo o negativo?

Chiunque coltivi con costanza un hobby artigianal-artistico (quindi non mi riferisco solo agli appassionati di papercraft!) sa bene quanto sia difficile resistere alla tentazione di ampliare il proprio corredo creativo con l'aggiunta frequente di altri attrezzi ed accessori...

Un po' perchè lo shopping di materiali e utensili nuovi è parte del divertimento ;-) e un po' perchè diventa difficile continuare a sfornare nuove opere avendo a disposizione mezzi datati e ripetutamente già utilizzati.
Prendiamo i timbri: ce ne sono probabilmente alcuni che abbiamo usato così tante volte che adesso ci escono dagli occhi! Invece di abbandonarli in un cassetto per precipitarci ad acquistarne altri proviamo ad impiegarli in modo diverso cimentandoci in qualche nuova tecnica...
Avete mai provato, ad esempio, la tecnica positivo-negativo? Ve la propongo in due varianti nei passo-a-passo che vi segnalo oggi!



Nel primo video l'effetto positivo-negativo viene realizzato grazie all'uso delle polveri iridescenti Perfect Pearls di Ranger:



Avete notato come diventa molto più interessante e vivace la timbrata?
Da tener presente anche l'idea di utilizzare una sagoma fustellata in cartoncino come timbro: qui si tratta di un cerchio ma lo stesso risultato si può ottenere con qualsiasi altra forma.

Nell'altro tutorial invece la tecnica positivo-negativo si mette in pratica con le polverine da Embossing:



Anche qui possiamo dire che un timbro poco originale è stato rivalutato utilizzandolo in maniera non convenzionale...e in più dividendo a metà le due stampate si possono ottenere contemporaneamente due cards (o una card ed una tag, come si vede nel video)

Se ancora non conoscete quella specie di spugnetta che viene passata sul foglio prima della timbrata, ve la presento:



Si tratta del cuscinetto antistatico che permette di far aderire la polvere solo dove è stato applicato il timbro e non sulle aree circostanti, maggiori informazioni potrete trovarle nell'articolo dedicato agli accessori per l'embossing a caldo.

Vi sono piaciute queste cards? In Rete ne troverete sicuramente molti altri esempi, dove cambiano i soggetti delle immagini e i colori delle polveri ma il principio resta lo stesso e ci permetterà di riscoprire molti dei nostri vecchi timbri caduti in disuso. ;-)



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