19/02/12

I markers a base d'alcool

Hanno rivoluzionato il modo d'intendere la colorazione non pittorica e stanno prendendo il sopravvento su tutti gli altri metodi più tradizionali...direi che è giunto il momento di tenerli in considerazione!

Per una crafter di antica data come la sottoscritta, che ha avuto occasione di cimentarsi con le più svariate tecniche, è sempre stimolante testare un prodotto nuovo, valutarne le caratteristiche per capire se sono positive e se e come possono essere impiegate per agevolare il lavoro o completarlo al meglio.
E' anche vero però che la lunga esperienza sul campo porta ad essere talvolta eccessivamente critici e sicuramente alquanto disincantati di fronte all'offerta quasi quotidiana di nuovi miracolosi prodotti. Quando, qualche anno fa, mi è capitato di sentir parlare dei markers alcohol based devo infatti ammettere che sono rimasta alquanto scettica sulle loro possibilità di diffusione e d'impiego, erano molto costosi e...-in fondo sono solo pennarelli- mi dicevo.





Poi però, girando in Rete e osservando i lavori di altre crafters, leggendo i commenti che ne esaltavano le qualità, visionando qualche tutorials, mi sono a poco a poco ricreduta...forse non erano dei semplici pennarelli...Tuttavia non ero abbastanza convinta da optare per l'acquisto, trattenuta ancora dal loro notevole costo e dalla difficoltà di reperimento (erano venduti solo su Internet e in valuta estera, che è quasi sempre uno svantaggio per la nostra moneta!).
Ero intrigata comunque e mi dicevo che prima o poi avrei dovuto procurarmeli...non dico che non ci dormivo la notte con questo pensiero ;-) ma tutte le volte che mi capitava di trovarmi nell'indecisione su come colorare un determinato progetto, mi veniva spontaneo chiedermi come sarebbe stato il risultato se avessi usato i markers ad alcool...
Quindi, adesso che finalmente sono sbarcati in Italia gli Spectrum Noir di Crafter's Companion come potevo non provarli?! ;-) E posso ora raccontarvi le conclusioni che ho tratto dalla loro sperimentazione...


Innanzitutto devo riconoscere che la loro resa cromatica è notevole: le tinte sono vivide e corpose ma al tempo stesso semitrasparenti così che l'effetto è molto simile all'acquerello, rispetto al quale però il vantaggio è quello di una colorazione uniforme e senza macchie. Osservate l'immagine sottostante, dove gli Spectrum Noir sono stati messi a confronto con matite acquerellabili, pennarelli comuni ed acquerelli (click qui per ingrandire):





Questi markers si usano come se fossero normali pennarelli così che non è richiesta un'abilità particolare per adoperarli, potrebbe servirsene anche un bambino senza problemi (nemmeno per la salute perchè sono completamente atossici). Rappresentano insomma una specie di rivincita per tutti i papercrafters che, sentendosi negati per la pittura o il disegno, hanno preferito in passato limitare o addirittura negare ai loro progetti il sostegno pittorico.
Ciò però non v'induca a credere che abbiano potenzialità espressive ridotte...anzi, è vero il contrario: sono disponibili in una grande varietà di tonalità in gradazione e per di più i colori possono essere sovrapposti l'uno all'altro per ottenere una tinta diversa.
Addirittura se si ha l'accortezza di stendere il colore quando il precedente è ancora "fresco" si possono ottenere anche effetti di sfumatura, cosa impensabile con qualsiasi altro mezzo che non sia il pennello!





Dal punto di vista strutturale sono costituiti da un corpo a sezione quadrangolare, che ne facilita l'impugnatura e la presa, dotato di punte diverse alle estremità: da una parte una punta a scalpello, per la colorazione delle superfici estese, e dall'altra una punta tonda e sottile per la finitura dei dettagli.





Per finire non possiamo non fare qualche considerazione sul costo. gli Spectrum Noir sono venduti in confezioni da sei markers al costo di € 8,90...meno di 1,50 € al pezzo contro i quasi 4 € dei pennarelli Letraset e Copic, le marche che andavano per la maggiore prima dell'avvento degli Spectrum Noir. Tenendo presente che per avere una buona scelta di tonalità occorre acquistare almeno 24-30 markers, la differenza di prezzo si fa sentire.
Qualcuno potrebbe obiettarmi che la qualità delle penne carrozzate Copic o Letraset è migliore....beh, che dire? Non le ho mai provate quindi non posso esprimere un giudizio, tuttavia ho avuto modo di constatare che la qualità degli Spectrum Noir è notevole e tanto mi basta, e credo converrete con me che per un impiego amatoriale è fondamentale contenere gli sprechi e rivolgersi ai prodotti con il miglior rapporto qualità-prezzo. ;-)


E a questo proposito c'è un'altra riflessione da fare: girando in Rete potrete verificare che è sempre consigliata la costosissima carta da acquerello per l'impiego dei markers alcohol based perchè il loro inchiostro tende ad impregnare considerevolmente il supporto cartaceo...Ebbene vi confesso che io ho utilizzato con gli Spectrum Noir il comune cartocino da disegno (50 centesimi il foglio 50x70) e non ho avuto problemi.


In conclusione, non so se si è capito, ma sono rimasta entusiasta da questi markers di Crafter's Companion... ;-) però devo riconoscere che un grosso difetto ce l'hanno: se ci si prende gusto finiscono col dare dipendenza! Non sarà perchè sono a base alcoolica?! :-))