13/01/13

L'embossing a caldo

Il termine inglese embossing, come si è già detto, indica genericamente la produzione di uno sbalzo su carta o su altri materiali mediante l'uso di particolari metodiche. In un precedente articolo abbiamo preso in considerazione l'embossing a secco o dry embossing, oggi parliamo invece dell'embossing a caldo o heat embossing ovvero della realizzazione di un rilievo grazie all'impiego di una particolare tecnica di stamping.

I materiali e l'attrezzatura necessari, oltre ai timbri e ai tamponi d'inchiostro che sicuramente già avete, sono essenzialmente due: le poveri da rilievo o embossing powders e l'embosser o heat gun.
Le embossing powders sono polverine che, sottoposte ad una fonte di aria calda, si gonfiano e formano il rilievo. Se ne trovano in commercio di varie marche che presentano caratteristiche differenti sia per gamma di colori disponibili che per finezza di macinatura.



L'embosser è un attrezzo azionato elettricamente che è in grado di produrre aria calda:



Anche se apparentemente funziona come un asciugacapelli, l'embosser se ne differenzia perchè l'aria che ne esce è molto calda ma a bassa velocità così da evitare il rischio di soffiare via la polvere invece di farla gonfiare.

Per realizzare la tecnica dell'embossing a caldo i passi da seguire sono sostanzialmente tre:
- Timbrare la carta con il timbro desiderato
- Cospargere la timbrata con la polverina da embossing, eliminandone l'eccesso (che può comunque essere recuperato rimettendolo nel contenitore)
- Gonfiare la polvere con l'embosser

A titolo esplicativo ho scelto questo video promozionale dell'azienda inglese Docraft perchè è ottimamente inquadrato il terzo e fondamentale passaggio, quello in cui la polvere, sotto l'effetto del calore, cambia aspetto e consistenza, osservate:



Importante per la riuscita delle tecniche di embossing a caldo è la scelta del tampone per timbri, tant'è vero che ne esiste un tipo specifico creato apposta per questa applicazione:



Il tampone per embossing è imbevuto di un inchiostro trasparente (Clear) o leggermente colorato (Tinted) che si comporta come un collante in grado di trattenere sulla carta la polvere da embossing che verrà successivamente gonfiata con l'heat gun.

Al posto del tampone per embossing viene spesso usato il VersaMark, anch'esso imbevuto d'inchiostro trasparente, che è solitamente impiegato nello stamping di filigrane tono-su-tono.



Se l'avete già in casa usatelo pure ma se volete acquistare un tampone per impiegarlo solo nelle tecniche di di embossing vi conviene orientarvi verso un tampone specifico e lasciar perdere il VersaMark che è sicuramente più costoso.

In alternativa a questi due prodotti possono poi essere utilizzati anche i normali tamponi per timbri colorati avendo l'accortezza di scegliere tra quelli ad asciugatura lenta, come ad esempio i Distress di Ranger, o molto umidi e collosi come i Pigment Ink di Dovecraft.



E le polveri? Anche qui le possibilità di scelta sono molto ampie ed un prima distinzione che possiamo fare è tra le polveri trasparenti e quelle colorate.
La polvere trasparente o clear powder può essere utilizzata insieme ad un tampone per timbri ad inchiostro pigmentato per ottenere uno stamping colorato e in rilievo oppure può essere impiegata insieme al tampone da embossing per ottenere un effetto di lucidatura in rilievo. Da notare che la polverina si presenta di colore bianco e diventa trasparente solo dopo che è stata scaldata con l'embosser.



Le polveri colorate possono essere utilizzate sia con il tampone per embossing che con i tamponi colorati indifferentemente perchè sono molto coprenti e di solito nascondono il colore dell'inchiostro, inoltre esse possono produrre un effetto lucido o glossy (il più delle volte) oppure opaco o mat.

Anche l'effetto coprente può essere diverso da polvere a polvere, ad esempio ci sono polveri totalmente coprenti ed altre semicoprenti che danno alla timbrata un effetto simile al gesso:



Infine non dimentichiamo che esistono polveri particolari con effetto glitterato o perlato, polveri ad effetto metallizzato e polveri olografiche con effetto iridescente multicolore.



Come vedete le opportunità di variazione sul tema sono molte ed i risultati che si possono ottenere combinando fra loro inchiostri e polveri sono infinite e meritano sicuramente un ulteriore approfondimento.
Non mancate quindi di seguire questa Guida perchè prossimamente torneremo ancora sull'argomento! ;-)